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UNDERGROUND

UNDERGROUND Il mio vero nome è XY123 e da tempo sono in missione sul vostro pianeta: il mio è lontanissimo, e francamente non so se avrò voglia di tornarci, ormai mi chiamo Cocco, Giovanni Cocco. Da robot bionico, il Dispensatore Universale mi aveva affidato una missione segretissima: acquisire notizie sul pianeta Terra. Quando partii non avevo nessun punto di riferimento se non una voce stentorea che dall’archivio universale declamava ROMA CAPUT MUNDI. Roma un fonema un po’ atipico con molti possibili anagrammi, ma dove cercare Roma? Dove cercare la conoscenza di un amore troppo diverso da me? Non fu per niente facile l’unica traccia era un filmato (dite mi pare così di antiquate foto animate) con un tale, Mussolini, se non ricordo male, che sbraitava da un balcone. Tempi cambiati, quando sono arrivato qui era tutto diverso. Io ero veramente alieno da ogni cosa che mi circondava. Ricordo il giorno in cui arrivai qui. Mi materializzai in un posto totalmente sconosciuto, la prima cosa c

Sul MALATO IMMAGINARIO ovvero Don Argante e la paura di vivere

Laboratorio di scrittura UNO SPACCATO DI VITA DI DON ARGANTE Personaggi: Don Argante il malato Amalia sua moglie Angelica la figlia Antonietta la cameriera Beraldo il fratello Diarroicus il luminare Tommaso suo figlio Siamo nei nostri giorni. Argante e Amalia vivono in una villa dei primi del ‘900 ristrutturata e lussuosa in una città del Sud Italia. Hanno una figlia: Angelica. Una domestica Antonietta, un medico di famiglia (Diarroicus) Tommaso il figlio di Diarroicus pretendente di Angelica. Beraldo fratello di Argante. Argante uomo di media cultura è un appassionato di astronomia e si reca due volte alla settimana (quando Antonietta fa le pulizie) nello studio dove c’è il cannocchiale sulla finestra e guardando gli astri da’ luogo alle sue riflessioni. Il suo problema principale non e’ la paura della morte ma è la paura della vita. In camera da letto

Senza titolo

George passeggia attonito sconvolto nella sua stanza prigione,la corte federale della Pennsilvania ha espresso parere contrario alla revisione del suo processo decretando la sua inevitabile condanna a morte Sei ore gli restano Sei ore di vita. Va allo specchio ,si guarda. no la morte non deve vederlo così. Si fa una doccia ,la barba,il gel gli liscia i capelli mossi. Strano ,ha i capelli mossi,in genere i neri hanno i capelli ricci,lui no ,mossi,si pettina ,la morte lo apprezzerà. La morte è una donna e lui è bello Passa la guardia:george.mi dispiace,oggi tocca a te,Mi tocca chiederti cosa vuoi come ultimo desiderio,il cuoco è in cucina. George ,pensa,salmone ,caviale,ostriche,non li ha mai mangiati almeno prima di …lì assaggerà, ma poi un lampo ,un pensiero entra nella sua testa -noPaul non scomodare il cuoco,no voglio mangiare. No e cosa vuoi una donna? No ,non voglio una donna. Voglio un uomo. Un uomo?A ,sei gay. No,non sono gay,voglio passare le ore che mi restano con il mio boia.

dialogo tra se e...se

Giulio si era appena alzato, dopo l’ennesima notte d’amore, guarda il letto ormai vuoto,si alza e va a farsi la doccia. Esce dalla doccia,ma nel farlo inciampa e cade per terra,aio porca miseria,si rialza e,intontito si siede sul letto ,all’improvviso sente una voce che dice -mi sono stufato Giulio si guarda intorno -no ,non ti devi guardare intorno ,devi guardare in basso Giulio guarda verso i piedi -no non così in basso ,un po’ più in alto Giulio alza un po’ lo sguardo e vede che a parlare è il ….. Tu parli? Certo che parlo e ti dico che mi sono stufato ,mi sono stufato di stare ai tuoi comodi.Ogni sera una donna diversa,e che ti credi che a me piacciono tutte ,e poi sempre bionde ma a me piacciono le more,anzi mi piaceva molto la morettina che ti faceva il filo ieri sera e che tu hai totalmente ignorato. Ma se era brutta da morire Brutta per te ma a me piaceva.E poi mi fai lavorare troppo ;non solo devo soddisfare le tue amanti,poi mi tocca anche pensare a tua moglie,affinché non p

ANDANDO IN UFFICIO

Il suo nome è Augusto Miracapillo, è nato a Bari nel settembre del 1954. E’ nato in casa, con l’ostetrica, perché allora per nascere non si andava in ospedale, si usava il tavolo della cucina. Ora vive a Milano, in periferia e ha una gran nostalgia per il “crudo”. Vive solo Augusto, nel suo piccolo bivani in una traversa di via Inganni, non troppo pulito né troppo sporco; d’altra parte ci vive poco, sta sempre in ufficio. Lavora come corrispondente dei Lloyd’s negli uffici milanesi di una società di brokeraggio assicurativo che sta in centro, ma si raggiunge facilmente con la metropolitana. Ore 7.00 del mattino, Augusto esce da casa, una camminata, solo 200 metri e scende le scale del metrò. -Buongiorno, il Corriere per cortesia… Il solito giornalaio porge il giornale ad Augusto che si avvia verso la barriera dei tornelli. Ecco un botto, poi un altro e si sprigiona moltissimo fumo denso, nero. (Che succede?) Pensa Augusto fermandosi d’improvviso lungo il muro del corridoio. La scena n

tra moglie e marito

Un uomo torna a casa e trova a letto la moglie con l’amante.Succede il putiferio.l’amante scappa. Il giorno dopo il chiarimento “cara perche l’hai fatto?Cos’ha più di me .Ĕ più basso,più magro ,più brutto.Ha solo più soldi di me. Caro,a me i soldi non interessano.Per me conta l’amore e io non ti amo più. Voglio il divorzio. Sei sicura cara che per te non contano i soldi? Assolutamente no. Andarono dal giudice,chiesero il divorzio,che nel tempo stabilito arrivò. Passarono due mesi. Lei,col nuovo anziano compagno,su una BMW ultimo modello fermi al semaforo,indosso una pelliccia di visone al dito un solitario da un carato. Si affianca alla BMW una Ferrari rossa fiammante. Lei si volta,alla guida l’ex marito con accanto una ragazza giovanissima con indosso una pelliccia di cincillà,al dito un solitario da tre carati circondato da brillanti. Lei esce dalla macchina va dal marito e chiede”che ci fai su questa macchina e chi è questa signorina con questa pelliccia e quell’anello?Dove hai pres

poesie per san Valentino

Poesie x San.Valentino (postume)Mi piacevi con i capelli bianchi che ora bianchi non sono più perchè te li sei tinti Mi piacevi con il naso storto che ora storto non è più perchè te lo sei rifatto Mi piacevi con il seno piccolo che non si vedeva e che ora si vede ,eccome se si vede Mi piacevi con la cellulite che i massaggi ti hanno portato via Mi piacevi prima e mi piaci anche adesso è il conto in banca che mi piaceva prima e che non mi piace più adesso. MARIO Ti amo così tanto che quando mangio per pensare a te mi sono ingrassato Ti amo così tanto che sul lavoro pensavo a te e mi hanno licenziato Ti amo così tanto che mentre guidavo la maccina pensavo solo a te e ho fatto un incidente E ti assicuro, cara, che anche quando vado a letto con le tue amiche ti amo così tanto che non faccio altro che pensare a te Mario